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L’estensione . SUCKS – che sarà disponibile da fine di marzo – ha creato un enorme dibattito. L’approvazione da parte dell’ICANN di questa estensione, che in un certo qual modo intimidisce, ha sollevato apprensione in molti brand mondiali che temono che la loro brand identity e la loro reputazione possano diventare oggetto di diffamazione se il loro marchio e questa estensione dovessero finire nelle mani sbagliate. Apprensione, in un certo senso, quasi giustificata. Dopo tutto, il prossimo blog virale potrebbe facilmente essere burgerking.sucks, o nike.sucks o persino taylorswift.sucks.

Per evitare diffamazione e abuso del marchio, Vox Populi ha registrato a latere un numero di estensioni di dominio, la gran parte delle quali legate a marchi mondiali. Per registrare un nome a dominio in questa categoria (chiamata Sunrise Premium), il proprietario di un brand deve pagare 2.500 dollari all’anno. C’è un ulteriore motivo di preoccupazione circa il Sunrise Premium. Molti proprietari di marchi vedono nell’estensione .SUCKS una scusa per vendere alle aziende gTLD a prezzi gonfiati per il timore che queste estensioni possano cadere nelle mani di concorrenti o di clienti insoddisfatti.

Se un’azienda o un brand non riuscisse a registrare un nome di dominio nel periodo Sunrise Premium, il nome a dominio non assegnato diventa disponibile per il sostegno legale ai consumatori. Il che vuol dire che da quel momento in poi tutti i domini a sostegno dei consumatori saranno canalizzati verso il .SUCKS. In altre parole, si potrà creare un sorta di forum o di community on line dove i clienti insoddisfatti potranno unire la loro voce. Come se non bastasse, molti titolari di marchio sono preoccupati dei possibili effetti negativi che possono ripercuotersi sul loro brand. Ma la domanda vera è: se la rivoluzione legata al .SUCKS non può essere fermata, come si può trasformarla in qualcosa di positivo?

Le nuove estensioni come il .SUCKS non devono per forza essere viste come qualcosa di negativo. Da molti punti di vista l’estensione .SUCKS può davvero essere di grande beneficio per i brand che cercano di sviluppare processi di coinvolgimento del pubblico e dei clienti. Le estensioni controverse possono essere sfruttate in modo positivo dalle aziende se sapranno usare questo TLD in modo corretto. Per esempio, i consumatori potranno esprimere la loro insoddisfazione e fornire critiche costruttive. In sostanza, l’estensione potrà essere considerata come un canale di comunicazione tra i clienti ed i marchi. Da questo punto di vista, i brand potranno ottimizzare e sviluppare positivamente i loro prodotti, processi e servizi per migliorarne i livelli di qualità.

L’estensione .SUCKS dovrebbe essere vista nella stessa maniera in cui vediamo tutti i social media: uno strumento che può illuminarci sulla reputazione di un marchio e sulla sua percezione da parte del pubblico. In ultima analisi, sia le nuove estensioni che i canali sui social media richiedono un monitoraggio costante per garantire il successo di un marchio. Entrambi possono fornire grandi benefici al giro di affari se il loro potere saprà essere sfruttato nel modo giusto.
In altre parole, come ci insegna il film di Barry Levinson Wag the Dog: “Se hai un problema, mettilo a frutto”.
 

 

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