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I social media hanno rivoluzionato il marketing e il brand management fin dalla loro “esplosione”, alcuni anni fa. E questo è assodato. Molti brand digitali usano i social per coinvolgere ulteriormente il loro target, anticipare i trend di mercato e infine per costruire la loro presenza on line. E anche questo è un fatto assodato.
Molti libri, documenti e articoli sul web oggi non fanno che spiegare i lati positivi, le potenzialità e il potere dei social media per il mondo del business. E anche questo è assodato. Ciò su cui vorremmo focalizzare l’attenzione è il lato oscuro dei social media e i problemi che possono creare alle imprese.

1. Problemi virali
Per molti, aumentare l’impatto globale di un brand è un obiettivo chiave quando si sviluppano strategie di marketing digitale. Inoltre, la natura virale e il potenziale di condivisione dei social suonano come musica per le orecchie degli addetti al marketing. Si può infatti raggiungere un numero enorme di persone nel giro di pochi secondi. Ma nello stesso modo possono essere diffusi altrettanto velocemente contenuti non corretti, fraudolenti e diffamatori su un brand. Per questo il monitoraggio su coloro che parlano di un brand, cosa ne dicono e dove, è un fattore chiave per la tutela di quel brand in rete. Sebbene non sia possibile controllare tutto ciò che viene postato su un brand, è sempre possibile controllare il modo in cui si affrontano queste situazioni.

2. Brand- jackers & interpreti
I social media spesso sono usati come piattaforme da “interpreti” dei brand che postano contenuti dannosi per rovinare la reputazione del brand stesso, o per deviare il traffico dal sito ufficiale del brand su altri siti o anche per sfruttarne la brand equity a proprio vantaggio. Dal 1998, il Digital Millennium Copyright Act (DMCA) approvato negli Stati Uniti, afferma che piattaforme on line come Youtube, Facebook, Google, Twitter, Amazon e così via non sono responsabili per le eventuali violazioni della proprietà intellettuale che avvengano sui loro siti. I brand digitali dunque dovranno prendere in mano la situazione e affrontare le eventuali violazioni.

3. Forum on line dei consumatori
Sebbene la promozione sulle community on line sia considerata, di norma, di aiuto per creare e rafforzare le relazioni tra i brand digitali e i loro consumatori, spesso i forum on line presentano qualche lato negativo.
Infatti, se non vengono monitorati, un’opinione negativa su un brand può finire fuori controllo e impattare negativamente su tutta la linea di produzione dell’azienda. Alcuni studi recenti mostrano che l’84% di chi acquista online fa riferimento ad almeno un sito di social media per avere consigli prima dell’acquisto. Il che prova l’immenso potere dei social media nell’influenzare i consumatori. Le aziende hanno perciò necessità di monitorare quale sia l’opinione in rete sui loro brand.
Molte imprese oggi investono enormi cifre per sviluppare strategie sui social media e sull’analisi dei dati. Sviluppare una strategia di monitoraggio della reputazione del brand aiuterà a rimanere in contatto con la percezione che il pubblico ha del brand stesso. La leva più importante per trasformare un cliente potenziale in un cliente reale consiste proprio nella capacità del brand di essere, ed essere recepito, affidabile. In ultima analisi, il monitoraggio della reputazione e della valutazione del suo “stato di salute on line” sono una delle chiavi fondamentali per il successo di un brand digitale. Per evitare il “lato oscuro” di quella grande Forza che sono i social.

dotNice – esperti in Digital Brand Protection
Per ulteriori informazioni sul monitoraggio della reputazione del brand si può scrivere a: brandprotection-italy@dotnice.com

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