Il presidente russo Vladimir Putin sta valutando un piano per staccare la Russia dalla rete globale in caso di emergenza nella nazione.
Il Consiglio di Sicurezza Russo è stato convocato per discuterne. Secondo il quotidiano Vedomosti, l’obiettivo, è prendere il controllo di internet russo. Ad esempio il dominio di primo livello .RU potrebbe ricadere sotto il controllo statale, anche se in questo caso il Cremlino dovrà prima di tutto affrontare l’ICANN.
Se il piano dovesse divenire realtà, sarebbe una svolta radicale. Internet in Russia è ancora relativamente aperto e sena restrizioni, rispetto alla televisione e giornali.
La Russia è convinta che la maggior parte dei media occidentali abbiano una visione distorta verso gli eventi in Ucraina, da qui deriva il desiderio del Cremlino di prendere le distanze dalle diverse opinioni nel mondo estero. I Canali media russi spiegano il conflitto ucraino come una battaglia contro i “fascisti”, e continuano a negare l’uso delle armi e soldati russi nella regione.
I funzionari russi si sono detti preoccupati per l’influenza e lo spionaggio degli Stati Uniti. Sempre secondo Vedomosti, l’obiettivo è ridurre la dipendenza dalla tecnologia americana e dalle infrastrutture digitali. Andrei Soldatov, un esperto di agenzie di spionaggio russo, ha definito questa mossa “un vero e proprio passo in avanti nello sviluppo di una mentalità da fortezza assediata.” Ha aggiunto che per la Russia sarebbe possibile completare una disconnessione totale, perché sorprendentemente il paese ha pochi punti di scambio Internet pubblica. Per quanto riguarda il potenziale di acquisizione russa di .RU, .SU (Unione Sovietica) e рф (Federazione Russa), ha spiegato Soldatov che molti di questi siti – tra cui anche il suo – sono ospitati all’estero. Il che rende l’intera vicenda ancora più complessa.